Le letture di oggi ci invitano a riflettere profondamente sul profondo mistero dell'Eucaristia, la vera presenza di Cristo tra noi. Nella prima lettura assistiamo al drammatico incontro di Saulo, che poi diventerà Paolo, con il Signore risorto sulla via di Damasco. La sua vita si trasforma da quella della persecuzione a quella dell'annuncio di Gesù come Figlio di Dio. Questo incontro ci ricorda che Gesù è vivo e attivo e si rivolge a ciascuno di noi, anche nei nostri “momenti di Damasco”.

Nel Vangelo di oggi, Gesù fa un annuncio sorprendente e impegnativo: “Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui”. Queste parole, difficili per molti all'epoca - e ancora oggi impegnative - sono il cuore stesso dell'Eucaristia. Gesù non offre solo un simbolo o un ricordo, ma ci dona se stesso, la sua vera presenza, affinché possiamo avere la vita in Lui.
Consideriamo ora il contesto dei cardinali riuniti in conclave. Sono uomini chiamati a discernere il futuro della Chiesa, a cercare la guida dello Spirito Santo per scegliere il prossimo Papa. Il loro compito è profondo e solenne. Stanno cercando un leader che guidi la Chiesa attraverso sfide complesse, che sia un pastore secondo il cuore di Cristo, radicato nell'amore, nell'umiltà e nella verità.
Che cosa significa l'Eucaristia per le loro deliberazioni? Significa che il futuro della Chiesa deve essere incentrato su Cristo, la Presenza Reale. Come l'incontro di Saulo con Gesù ha trasformato la sua vita, così il prossimo Papa deve essere qualcuno che incontra profondamente Cristo nell'Eucaristia, permettendo a quell'incontro di plasmare la sua visione, le sue priorità e la sua leadership. L'Eucaristia è la fonte e il culmine della nostra fede; è la sorgente da cui sgorga tutta la vita cristiana.
Per i cardinali, questa festa sacra ricorda che la loro decisione deve essere radicata nella preghiera e nell'apertura alla guida dello Spirito Santo. Mentre cercano la saggezza, devono ricordare che l'unità e la vitalità della Chiesa dipendono dalla fedeltà alla presenza di Cristo tra noi. Sono chiamati a essere uomini di preghiera, uomini di umiltà, che riconoscono che la vera guida della Chiesa è Gesù stesso - presente nell'Eucaristia - che guida, rafforza e santifica.
Preghiamo per i cardinali in conclave: che possano discernere con chiarezza e umiltà, ascoltando attentamente lo Spirito. Che siano ispirati a scegliere un pontefice che guidi la Chiesa più vicina a Cristo, radicata nell'Eucaristia e impegnata ad annunciare la Buona Novella a tutte le nazioni.
E ricordiamo anche che, come credenti, siamo tutti chiamati a incontrare Cristo nell'Eucaristia ogni giorno. È attraverso questo cibo divino che siamo nutriti per il nostro cammino, che siamo autorizzati a vivere la nostra fede e che siamo chiamati a essere testimoni dell'amore di Cristo nel mondo.
In questa stagione sacra, che i nostri cuori siano aperti alla presenza di Gesù, che è veramente presente nell'Eucaristia - la nostra fonte di vita, la nostra speranza e la nostra salvezza.
Amen
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