2ª Settimana di Pasqua - Giovedì C - Memoria facoltativa di San Giuseppe Lavoratore

Published on 30 April 2025 at 13:00

Cari fratelli e sorelle, la pace sia con voi! Oggi, mentre continuiamo la nostra gioiosa celebrazione del periodo pasquale, siamo benedetti dalla memoria di San Giuseppe Lavoratore. Questo giorno ci invita a riflettere profondamente sul suo ruolo nella storia della salvezza e, più personalmente, su come la sua vita possa servire da modello per il nostro cammino di fede, lavoro e fiducia nel piano divino di Dio.

Iniziamo ricordando le letture che abbiamo appena ascoltato. Nella prima lettura, tratta dalla Genesi, vediamo il bellissimo atto della creazione: l'immagine divina in cui è stata fatta l'umanità, a cui è stato affidato il dominio sulla terra e su tutte le sue creature. L'opera di Dio nella creazione culmina nel settimo giorno con il riposo, che segna la sacralità del lavoro e l'importanza del riposo per continuare l'opera. Si noti che nostro Signore disse una volta nei Vangeli: “Il Padre mio sta ancora lavorando e anch'io sto lavorando”, Giovanni 5:17. Chi è che ci sostiene, ci guida e provvede a tutto per i suoi figli?

Il Salmo 90 di oggi riprende questo tema, ricordandoci la fugacità dei nostri giorni e il bisogno dell'aiuto di Dio per avere successo nelle nostre imprese. Il salmista prega per la saggezza, la gentilezza e la visibilità dell'opera di Dio attraverso di noi, sottolineando che i nostri sforzi sono significativi solo se radicati nella grazia di Dio.

Nel Vangelo, ascoltiamo il ritorno di Gesù nella sua città natale, dove viene riconosciuto come un maestro saggio e un potente lavoratore, ma anche accolto con scetticismo a causa della familiarità e della mancanza di fede. Ciò evidenzia una verità essenziale: anche il più grande tra noi - il nostro Signore Gesù Cristo - ha affrontato il dubbio e il rifiuto, eppure ha continuato a servire fedelmente. A volte, quando cerchiamo di vivere la nostra fede, sono proprio alcuni dei nostri familiari a metterci in difficoltà.

Ora rivolgiamo la nostra attenzione a San Giuseppe, l'umile falegname, il “lavoratore” onorato oggi. La vita di San Giuseppe esemplifica la dignità del lavoro e la virtù della fiducia nei piani di Dio. Come artigiano, ha usato le sue capacità per provvedere a Maria e a Gesù, assicurando loro sicurezza e benessere. Il suo lavoro non era solo un mezzo per raggiungere un fine, ma un'attività sacra attraverso la quale partecipava alla creazione continua di Dio.

San Giuseppe ci insegna che il lavoro è una chiamata, una partecipazione alla bontà di Dio. Il suo lavoro era un atto di amore e di obbedienza, fatto in silenzio ma con fede. Anche nei compiti ordinari di falegnameria, ha manifestato pazienza, umiltà e fiducia in Dio. Egli ci mostra che il nostro lavoro quotidiano, per quanto umile, può essere un atto di culto se fatto con fede e amore.

Inoltre, la fiducia di San Giuseppe nel piano di Dio è una lezione per tutti noi. Non sempre riusciamo a comprendere immediatamente le vie di Dio, ma siamo invitati a confidare nel fatto che il piano divino di Dio si sta svolgendo attraverso i nostri sforzi.

Oggi, mentre celebriamo la vittoria di Cristo sulla morte e il suo glorioso ingresso in Paradiso, ci viene ricordato che il nostro lavoro e la nostra fede sono intrecciati nella storia della salvezza di Dio. L'esempio di San Giuseppe ci incoraggia ad affrontare il nostro lavoro con dignità e a vederlo come un modo per partecipare alla creazione e alla redenzione di Dio.

In conclusione, onoriamo San Giuseppe non solo come lavoratore, ma come modello di fedeltà, umiltà e fiducia nel piano divino di Dio. Che il suo esempio ci ispiri a considerare il nostro lavoro quotidiano come una chiamata sacra e che possiamo sempre ricordare che, attraverso i nostri sforzi, il regno di Dio viene costruito qui sulla terra.

Che la pace del Signore risorto riempia i vostri cuori e che San Giuseppe interceda per tutti noi. Amen.


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