Fratelli e sorelle, oggi la Parola ci mette davanti a un confronto chiaro: i regni della terra passano, ma il Regno di Dio rimane per sempre. Nel libro di Daniele vediamo il profeta interpretare i sogni del re Nabucodònosor, rivelando che tutti i poteri umani—anche quelli più splendenti—sono destinati a crollare.
La statua del sogno, con la testa d’oro, il petto d’argento, il bronzo, il ferro e infine l’argilla, rappresenta una successione di imperi destinati a frantumarsi. Solo la pietra “non tagliata da mano d’uomo” rimane e diventa una montagna che riempie tutta la terra: è il Regno di Dio, indistruttibile ed eterno.
Gesù, nel Vangelo, ci ricorda la stessa verità quando annuncia la distruzione del Tempio: «Non resterà pietra su pietra.» Le cose più belle e sicure del mondo non sono eterne. E ci avverte: «Non lasciatevi ingannare… molti verranno nel mio nome.»
Queste parole ci invitano a non riporre la nostra fiducia nei poteri umani, nei sistemi, nelle illusioni del mondo, ma solo nel Re dei re. Il suo Regno non passa, e noi ne siamo già cittadini attraverso la fede, la carità e la vita virtuosa.
Dedichiamo tempo al nostro Re: Egli è sempre presente, sempre disponibile. Chiediamo la grazia di vivere fin d’ora come cittadini del suo Regno eterno.
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
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