Cari fratelli e sorelle, nella prima lettura San Paolo ci pone una domanda bellissima: “Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi?” Pensiamoci un attimo. Dio ha tanto amato il mondo da mandare il suo Figlio unigenito per salvarci. Ha dato tutto, il suo tesoro più grande. Se ci ha donato suo Figlio, non ci darà anche tutto il resto? Non ci difenderà dal male? Non ci darà la forza di andare avanti se gliela chiediamo?
Dio è sempre dalla nostra parte. Ma la domanda è: quanto io voglio che Lui sia con me? Quanto rispondo alla sua grazia?
Nel Vangelo, Gesù piange su Gerusalemme: “Quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli come una chioccia i suoi pulcini sotto le ali, ma tu non hai voluto.”
Ecco il punto: non hanno voluto accoglierlo per chi era davvero. Gesù non è venuto a liberare da un potere terreno, ma a vincere un nemico molto più grande: il peccato e la morte.
A volte ci lamentiamo delle difficoltà della vita, ma tutto ciò che soffriamo qui non si può paragonare alla gioia eterna che Dio ci prepara. Come dice San Paolo, corriamo la corsa per arrivare al traguardo, per vincere la vita eterna.
Con Gesù come nostra guida e nostro capitano, possiamo superare ogni male, non con orgoglio o forza, ma con umiltà e fiducia nella grazia di Dio.
Che il Signore vi benedica e vi custodisca: nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
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