Cari fratelli e sorelle in Cristo, la pace sia con voi in questa 29ª Domenica del Tempo Ordinario. Le letture di oggi ci invitano a perseverare nella fede attraverso la preghiera costante e la fiducia nella potenza di Dio. Senza di Lui, come ci ricorda Gesù, non possiamo fare nulla.
Nella prima lettura vediamo Mosè con le braccia alzate mentre Israele combatte contro Amalek. Quando Mosè alza le mani, Israele vince; quando le abbassa, Amalek prevale. Questo gesto è una profezia della croce di Cristo: quando Gesù è innalzato, sconfigge il nemico e dona la vittoria definitiva sulla morte.
La seconda lettura ci mostra San Paolo che incoraggia Timoteo a restare saldo e a proclamare la Parola in ogni occasione. La Parola di Dio ci fortifica e ci aiuta a perseverare nel bene e nella preghiera.
Nel Vangelo Gesù insegna a pregare sempre senza stancarsi. Se la perseveranza di una vedova commuove un giudice ingiusto, quanto più Dio ascolterà coloro che gridano a Lui giorno e notte?
I Padri della Chiesa ci ricordano che Mosè non vince da solo: Aronne e Cur sostengono le sue braccia. Così anche noi nella Chiesa preghiamo insieme. Quando uno è stanco, l’altro lo sostiene e Dio dona la vittoria. La preghiera personale e comunitaria è la nostra forza contro ogni male.
Che il Signore ci aiuti a non abbassare mai le mani e il cuore nella preghiera, ma a perseverare nella fiducia e nell’amore. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
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