Nelle letture di oggi riceviamo un profondo richiamo al desiderio di Dio che viviamo nella libertà e nell’autenticità—una libertà non incatenata dagli egoismi e una fede sincera, non di apparenza, ma vera, nel cuore. La santità autentica nasce da un cuore puro, da una mente limpida e da uno spirito aperto al servizio di Dio e degli altri, non alle passioni egoistiche della carne.
Nella prima lettura, San Paolo, nella Lettera ai Romani, ci invita a riflettere su cosa significhi vivere secondo lo Spirito. Egli scrive: «Ora non c’è nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù, poiché la legge dello Spirito che dà vita in Cristo Gesù ti ha liberato dalla legge del peccato e della morte». La mentalità della carne è ostile a Dio; non si sottomette alla sua legge e non può piacergli. Ma voi non siete nella carne, bensì nello Spirito, se davvero lo Spirito di Dio abita in voi.
Che grazia meravigliosa è, fratelli e sorelle, cooperare con la grazia di Dio affinché il suo Spirito dimori in noi! Egli ci libera da ciò che ci appesantisce: la ricerca eccessiva delle ricchezze materiali, degli onori, del potere e dei piaceri che, sebbene buoni in sé, possono allontanarci da Dio se vissuti senza misura. Lasciamo invece che lo Spirito Santo nutra le nostre anime, come l’acqua feconda un albero dalle sue radici.
Gesù stesso disse: «Non di solo pane vive l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio». In altre parole, il nostro vero nutrimento viene dall’ascoltare la sua voce, dal rimanere uniti a lui nella preghiera e dal lasciare che la sua parola metta radici nel nostro cuore. Così diventiamo un albero che porta frutti buoni.
Quante volte il Signore ha avuto misericordia di noi! E come rispondiamo alla sua misericordia? Il Vangelo ci offre un’immagine chiara nella parabola del fico sterile. Un uomo aveva piantato un fico nella sua vigna, ma per tre anni non trovò frutti. Disse allora al vignaiolo: «Taglialo! Perché deve sfruttare il terreno?» Ma il vignaiolo rispose: «Padrone, lascialo ancora quest’anno; lo zappo intorno e gli metto il concime. Forse porterà frutto in avvenire; se no, lo taglierai».
Com’è tenera la misericordia di Dio! Egli ci concede ancora un tempo, un’altra opportunità per rispondere alla sua grazia, convertirci, purificare il cuore e vivere una vita nuova in Cristo. Ci invita ad amare come lui ha amato, a perdonare come lui ha perdonato e ad aprirci ai più bisognosi, come lui è sceso dal cielo per innalzarci a sé.
Per intercessione della nostra Beata Madre, siate rinnovati nello spirito e rafforzati nella pace. Vi benedica Dio Onnipotente: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Amen.
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