Cari fratelli e sorelle, la pace del Signore sia con voi mentre celebriamo questa 28ª settimana del Tempo Ordinario, anno C. Abbiamo delle letture classiche per questo tema, che ci invita a fidarci di Dio anche quando non comprendiamo ciò che Egli sta facendo o chiedendo.
Iniziamo con la prima lettura, dal Secondo Libro dei Re, capitolo quinto, che ci racconta la storia di Naaman. Naaman era un generale siriano, un comandante potente, molto amato dal popolo della Siria e, in particolare, dal suo re.
Nonostante la sua fama, la sua popolarità, gli onori e i successi delle sue imprese, egli soffriva della grande piaga della lebbra. Nella sua casa, uno dei suoi preziosi bottini di guerra era una piccola ragazza ebrea, alla quale Dio aveva dato sapienza. E lei disse tra sé: “Se solo il mio padrone sapesse che in Israele c’è un profeta che potrebbe guarirlo.”
Così gli parlò del profeta Eliseo e, a onore di Naaman, egli non disse: “Ragazzina, torna a fare quello che stai facendo. Sta’ zitta.” No. Si umiliò e intraprese il viaggio verso la Terra Santa, verso il popolo di Dio, e si presentò davanti al re.
Una volta arrivato e giunto dal profeta, Eliseo gli disse: “Va’ e immergiti nel Giordano sette volte.” All’inizio Naaman fu titubante, sorpreso di aver viaggiato così lontano solo per sentirsi dire di bagnarsi nel fiume. Dopo tutto, tanti fiumi in Siria erano molto più belli del Giordano.
Eppure ci ripensò e obbedì, anche se il comando non aveva senso. E fu guarito.
Nel Vangelo abbiamo la stessa situazione, ma questa volta si tratta di dieci lebbrosi. Essi implorano Gesù di guarirli, ma Egli non li guarisce subito. Che cosa dice loro? “Andate a presentarvi ai sacerdoti.”
È un metodo strano da parte di Gesù, perché stava chiedendo loro di fare qualcosa di illegale, proibito. Un lebbroso non poteva entrare in città né avvicinarsi ai sacerdoti, a meno che non si ritenesse già guarito dalla lebbra. Allora il sacerdote gli rilasciava un certificato di purificazione che lo reintegrava nella comunità dalla quale era stato escluso.
Il Signore, quindi, li manda a mostrarsi ai sacerdoti mentre erano ancora lebbrosi. Ma loro lo ascoltarono, anche se non aveva senso. E cosa ci dice il Vangelo? Mentre camminavano, furono guariti. Le parole precise sono: “Mentre andavano, furono purificati.”
Solo uno di loro, accortosi di essere stato guarito, tornò glorificando Dio a gran voce. Si prostrò ai piedi di Gesù e lo ringraziò. Dove erano gli altri? E noi?
Chiediamo a Dio tante cose e Lui ci dà tutto quello che chiediamo, e persino di più e meglio di ciò che chiediamo. Eppure, quante volte non siamo stati riconoscenti?
Fratelli e sorelle, in questa domenica considerate di fidarvi del Signore, specialmente se vi trovate in una situazione che non riuscite a comprendere. Fidatevi comunque, ed Egli vi guarirà e vi donerà forza e abbondanti grazie.
Che Dio vi benedica nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
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