25a Settimana del Tempo Ordinario C – Martedì – Memoria di San Pio da Pietrelcina, Sacerdote

Published on 22 September 2025 at 13:00

Oggi, fratelli e sorelle, celebriamo la bella memoria di San Padre Pio da Pietrelcina. Nato nel 1887 e battezzato Francesco, entrò tra i Cappuccini a soli quindici anni, prendendo il nome religioso di Pio. Fu ordinato sacerdote nel 1910, all’età di ventitré anni, e nel 1918, mentre pregava davanti a un crocifisso, ricevette le stimmate—le piaghe visibili di Cristo—divenendo il primo sacerdote nella storia a portarle in modo così evidente per gran parte della sua vita. Padre Pio divenne conosciuto in tutto il mondo per i suoi doni straordinari: guarigioni, bilocazione, profezia, la capacità di leggere le anime in confessione e, soprattutto, il suo profondo amore per la Messa e per la preghiera.

La spiritualità di Padre Pio era radicata nell’Eucaristia. Amava ripetere che sarebbe stato più facile per il mondo vivere senza il sole che senza la Santa Messa. Per lui l’Eucaristia era il cuore di tutto. Anche noi dobbiamo imparare a porla al centro della nostra vita: partecipando con fedeltà alla Messa, preparandoci bene e vivendo le grazie che riceviamo. Sotto le specie del pane e del vino, Cristo stesso viene a noi, offrendosi al Padre sull’altare e poi entrando profondamente nella nostra anima.

Accanto al suo amore per l’Eucaristia, Padre Pio dedicava lunghissime ore al sacramento della confessione, spesso dieci o dodici al giorno, a volte anche di più. Dotato della capacità soprannaturale di leggere le anime, sapeva quando le persone dimenticavano o tacevano peccati, e per il loro bene glielo faceva notare con delicatezza. Diceva spesso: «La preghiera è la migliore arma che abbiamo; è la chiave del cuore di Dio. Bisogna parlare a Gesù non solo con le labbra, ma con il cuore.» Per lui la sincerità era essenziale, sia in confessione che in tutto il rapporto con Cristo.

Fratelli e sorelle, troppe persone portano con sé i propri peccati per anni senza confessarli, lasciando che gravino sulla loro anima. Dio non voglia che qualcuno muoia con tali pesi ancora addosso. Ecco perché la confessione frequente è così importante. I santi e i mistici la raccomandano sempre, non solo per progredire nella santità, ma anche per la guarigione, il coraggio e la pace che essa dona.

Padre Pio ci insegna anche a vivere la sofferenza in unione con Cristo. Sopportò costantemente il dolore delle stimmate, dure prove spirituali e perfino sospetti da parte della Chiesa stessa. Gli fu perfino ordinato di non celebrare la Messa in pubblico e di non confessare. Eppure egli accettò queste restrizioni con obbedienza e umiltà, sottomettendosi sempre all’autorità della Chiesa. Scrisse una volta: «In tutti gli avvenimenti della vita bisogna riconoscere la volontà di Dio. Adorala e benedicila, specialmente nelle cose che ti costano di più.» Padre Pio comprese davvero la sofferenza, ma la unì a Cristo con amore autentico.

La sua carità si estendeva ben oltre la preghiera. Aveva a cuore i malati e fondò la Casa Sollievo della Sofferenza, un ospedale che univa il meglio della scienza medica con la compassione cristiana. Ci mostrò che la vera santità non è solo preghiera, ma anche amore attivo e servizio.

Il suo consiglio più famoso rimane forse quello espresso in queste semplici parole: «Prega, spera e non ti preoccupare. L’inquietudine è inutile. Dio è misericordioso e ascolterà la tua preghiera.» Queste parole possono essere il motto che guida tutta la nostra vita: Dio ascolta le nostre preghiere, Dio ci ama ed è sempre con noi. Che San Padre Pio interceda per noi mentre continuiamo il nostro cammino verso la patria celeste. Amen.


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