25a Settimana del Tempo Ordinario C – Venerdì – Memoria facoltativa dei Santi Cosma e Damiano, Martiri

Published on 25 September 2025 at 13:00

Nelle belle letture di oggi, il Signore nostro Dio ancora una volta vuole assicurarci che è sempre attento ad ogni nostro passo mentre ci dirigiamo verso di Lui in questo cammino che chiamiamo fede. Nella prima lettura dal Libro della Sapienza, ci viene ricordato che le anime dei giusti sono nelle mani di Dio e nessun tormento le toccherà. Quanto è importante vivere una vita di onestà, cercando la verità e la bontà come le vediamo nel nostro Signore Gesù Cristo. Quanto è importante che, in tutta questa vita, ci aggrappiamo a Lui, e solo a Lui, che può salvare le nostre anime da colui che può distruggere sia l’anima che il corpo nella Geenna.

Nel Vangelo di oggi, Gesù ci ricorda: Non abbiate paura di quelli che uccidono il corpo, ma non possono uccidere l’anima. Abbiate piuttosto timore di colui che può far perire e l’anima e il corpo nella Geenna. San Paolo ci dice di lavorare alla nostra salvezza con timore e tremore. Dobbiamo disciplinarci, fare il cammino quotidiano e permettere al Signore di darci la grazia di trascorrere tempo con Lui—tempo che trasformerà i nostri cuori e le nostre menti.

Celebriamo oggi la memoria dei Santi Cosma e Damiano, due martiri che, pur essendo stati torturati durante il regno dell’imperatore Diocleziano, rifiutarono di rinnegare Cristo. Tale era il loro amore per Gesù, e con un rapido colpo di spada furono infine decapitati intorno all’anno 303. Chiusero gli occhi in questa vita, ma li aprirono nell’altra.

Cari fratelli e sorelle, questi due santi della Chiesa furono in grado di guarire coloro che li circondavano con doni straordinari di guarigione, ma anche con cure mediche. Erano conosciuti come gli Anargiri—“quelli che non prendevano denaro”—offrendo i loro servizi medici gratuitamente. Come san Francesco, che secoli dopo visse e predicò una povertà radicale, rifiutando di possedere o aggrapparsi ai beni, affidandosi totalmente alla provvidenza di Dio mentre si donava generosamente al servizio degli altri.

Il Signore, attraverso questi meravigliosi esempi di fede, conceda anche a noi uno spirito di sapienza per sapere cosa conta davvero in questa vita, prima di essere chiamati alla prossima, per comparire davanti a Colui che ci dirà: Avevo fame e mi avete dato da mangiare; avevo sete e mi avete dato da bere; ero in prigione e siete venuti a trovarmi. Allora chiederanno: Quando, Signore, ti abbiamo mai visto in queste situazioni? Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete fatto a me. Venite, entrate nel regno preparato per voi fin dalle fondamenta del mondo, miei servi buoni e fedeli.

E che Dio vi benedica, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

Nostra Signora, Regina dei Martiri, prega per noi che ricorriamo a Te. Amen.


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