Domenica di Pasqua - C

Published on 19 April 2025 at 13:00

Cari amici, il Signore è risorto! Alleluia, Alleluia, Alleluia! Che la sua pace risorta sia con tutti voi. Che giorno meraviglioso è questo, in cui dopo tutte le persecuzioni, i rifiuti, i traumi e i dolori causati al Salvatore e al Padre, addolorando lo Spirito Santo, Dio viene rivendicato. Questo è il giorno in cui la vita ha veramente vinto la morte, la luce ha vinto le tenebre e la cattività è ora tenuta prigioniera nelle mani dell'amore.

Cari amici, come probabilmente sapete, ci sono una serie di letture che aiutano le nostre meditazioni per la Veglia Pasquale, la celebrazione del sabato sera, e poi altre letture per il giorno di Pasqua. Baserò questa riflessione tenendo conto di tutte e spero che in qualche modo queste omelie vi siano state utili.

In tutte le letture che abbiamo ascoltato o ascolteremo, siamo trasportati attraverso la storia della salvezza, testimoniando l'inflessibile fedeltà di Dio, che cerca continuamente di redimere il suo popolo. Le letture della Genesi illuminano l'inizio della creazione, dove vediamo il paesaggio lussureggiante di Dio pieno di ricchezza, dove la luce dissipa le tenebre e dove l'umanità è fatta a immagine di Dio. Questo tema del nuovo inizio risuona in tutte le Scritture, portandoci al compimento della promessa di Dio e a un tema molto potente che emerge dalla risurrezione di Gesù.

Nella gloriosa luce mattutina della risurrezione, riflettiamo sulla storia della Genesi, dove Dio proclama la bontà della sua creazione. Quanto è meraviglioso sapere che siamo parte di questa buona creazione! Quando Dio creò il mondo e tutto ciò che è in esso, lo chiamò buono. E ora, attraverso la risurrezione di Cristo, impariamo che non solo la creazione è buona, ma che in Cristo ci è stata data una nuova vita, una trasformazione infusa dalla bontà di Dio.

Poi passiamo al momento drammatico dell'Esodo, in cui Dio divide il Mar Rosso, liberando gli israeliti dalla schiavitù in Egitto. Questo atto di liberazione prefigura la libertà che tutti noi sperimentiamo nella risurrezione. Proprio come gli israeliti passarono attraverso le acque, anche noi, attraverso il battesimo, siamo morti al peccato e risorti a nuova vita. Le acque non ci legano più, ma diventano il mezzo attraverso il quale celebriamo la nostra nuova esistenza in Cristo Gesù.

In Isaia sentiamo la voce del Signore che ci invita a partecipare al banchetto della sua generosità: “Venite, voi tutti che avete sete, venite all'acqua”. Questo invito si estende a tutti noi, ricordandoci che la nostra sete più profonda può essere appagata solo da Dio. Nella risurrezione di Gesù, troviamo una fonte di acqua viva, una promessa di vita eterna che ci chiama a una nuova speranza e a un nuovo inizio.

Ascoltando il racconto della risurrezione nel Vangelo di Luca e Giovanni, vediamo la perplessità e la gioia delle donne che arrivarono per la prima volta al sepolcro. Possiamo immaginare i loro cuori agitati, pieni di dolore e di incertezza. Vengono per ungere Gesù, ma invece scoprono la tomba vuota e i messaggeri celesti inviati da Dio. “Perché cercate il vivo tra i morti?”, chiedono le donne. Questa domanda attraversa il tessuto dei nostri dubbi. Anche noi dobbiamo porci questa domanda profonda. Stiamo forse cercando la realizzazione in luoghi che offrono solo cenere invece di speranza, morte invece di vita? La Pasqua ci invita ad allontanarci da queste ricerche vuote e a cercare il Dio vivente che desidera essere presente con noi ogni giorno.

La corsa di Pietro verso il sepolcro cattura l'urgenza del nostro cammino di fede. Nella sua fretta di vedere i segni della risurrezione di Gesù, egli incarna il nostro desiderio di incontrare il Signore risorto e di confermare tutto ciò che ci è stato trasmesso nella fede. E quando entra nel sepolcro e vede i panni della sepoltura, il suo stupore riflette i primi tentativi di comprendere la realtà miracolosa che Gesù è vivo. Anche noi siamo chiamati a correre verso la nostra fede, a guardare seriamente nelle tombe vuote dei nostri cuori, permettendo a Dio di ristorarci con il suo amore radioso. Pietro dichiarerà in seguito negli Atti degli Apostoli: “Chiunque crede in lui riceverà il perdono dei peccati per mezzo del suo nome”. I dubbi di Pietro sono stati fugati, ma aveva ancora una strada da percorrere e anche a lui sarebbe stato chiesto il sacrificio estremo.

Cari amici, in questa Pasqua ricordiamoci che il nostro Signore non solo è vivo, gloriosamente risorto e tornato a casa con il Padre, ma che è intimamente e costantemente con noi ogni giorno, mentre cerchiamo di culminare il nostro viaggio entrando in paradiso per stare con lui per sempre. Inizia qui, in questo mondo. Inizia ora, oggi. Che possiamo abbracciare la nuova vita offertaci attraverso la risurrezione di Cristo, credendo e proclamando: è risorto! Che questa verità risuoni nella nostra vita e attraverso le nostre azioni e oggi, fate un gesto concreto che dimostri la vostra fede in Cristo risorto. Un abbraccio a qualcuno che è difficile, una parola caritatevole a qualcuno che è in difficoltà. Che queste opere eroiche e sacrificali diano l'onore e la gloria che il nostro Salvatore merita. Siate sempre forti e sappiate che con Cristo, anche la nostra Madre è risorta e glorificata in cielo anima e corpo. Lei è con noi mentre attraversiamo questo periodo pasquale e tutta la nostra vita. Che anche i vostri angeli custodi vi ricordino il Re risorto che servono ogni giorno e l'amore che ha per voi, il suo prezioso e amato figlio o figlia.

Buona Pasqua e che il Signore sia con voi. Che il suo volto risplenda sempre su di voi e sui vostri cari. Che la benedizione di Dio onnipotente, il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, scenda su di voi e rimanga con voi per sempre. Amen. Andate in pace ad amare e servire il Signore, grazie alla vostra fede nella sua risurrezione. Amen.


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