23ª settimana del tempo ordinario C – Martedì – Memoria di San Pietro Claver, sacerdote

Published on 8 September 2025 at 13:00

Oggi celebriamo un santo meraviglioso di nome San Pietro Claver, nato nel 1580 a Verdu, in Catalogna, Spagna. Entrò nell'ordine dei Gesuiti e si dedicò al ministero.

Per quanto riguarda gli schiavi – gli schiavi che sarebbero arrivati nell'odierna Colombia, allora chiamata Cartagena – era stato inviato nel principale porto di commercio di schiavi delle Americhe. Vi rimase per oltre 40 anni. Al momento della sua ordinazione nel 1616, firmò i suoi voti con le parole Petrus Claver aethiopum semper servus – Pietro Claver, servitore degli africani per sempre.

Accoglieva personalmente le navi negriere al loro arrivo, portando cibo, medicine e conforto ai malati e ai moribondi. Battezzò circa 300.000 africani ridotti in schiavitù e difese instancabilmente la loro dignità contro lo sfruttamento. Morì nel 1654 dopo anni di malattia e di abbandono da parte di chi lo circondava. Fu dichiarato santo nel 1888 e patrono delle missioni in Africa.

Ciò che rende San Pietro davvero straordinario, oltre al fatto di aver battezzato oltre 300.000 persone, è stata la sua incarnazione radicale della compassione di Cristo. Mentre gli altri trattavano gli schiavi come merce, lui vedeva in loro l'immagine di Cristo crocifisso. Scendeva nelle stive maleodoranti delle navi negriere, abbracciando i malati e i moribondi, spesso coperti di piaghe, e offrendo loro sia cure fisiche che la speranza di Cristo. Questa testimonianza vivente è il motivo per cui viene chiamato “schiavo degli schiavi per sempre”.

Ora, nelle nostre letture, San Paolo esorta la comunità a radicarsi in Cristo e a costruire su di lui. Ed ecco quest'uomo, San Pietro, che vide che Cristo stesso non considerava l'uguaglianza con Dio qualcosa da afferrare, ma piuttosto si era svuotato di sé stesso per assumere la forma di un essere umano. Ma non solo: assunse la forma di uno schiavo. San Pietro Claver vide questa umile condiscendenza di Cristo in mezzo a noi e la imitò donandosi agli schiavi, diventando loro servitore.

Il testo di San Paolo parla di Cristo che cancella il vincolo contro di noi, inchiodandolo alla croce. San Pietro Claver non si aggrappò ai pregiudizi e ai preconcetti. Vide gli schiavi africani non come condannati, ma come redenti in Cristo.

Nel Salmo leggiamo: «Il Signore è compassionevole verso tutte le sue opere». San Pietro Claver incarnò questo principio nelle sue azioni quotidiane. E poi nel Vangelo, Gesù trascorre la notte in preghiera perché sta per scegliere i dodici che invierà come sua presenza nel mondo. Anche San Pietro Claver fu mandato da Dio a questi poveri individui, che solo lui sa quante volte si sono sentiti abbandonati. Eppure San Pietro Claver era la presenza di Dio tra loro.

Nel Vangelo di oggi ci viene detto: «Una forza uscì da Gesù e li guarì tutti». La carità di San Pietro e la sua tenerezza cristiana furono canali di guarigione divina per innumerevoli anime ferite.

Chiediamo a San Pietro di pregare per noi affinché anche noi possiamo essere sempre strumenti di guarigione divina per coloro che ci circondano. Amen.

 

 


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