Miei cari fratelli e sorelle, il Signore vuole che siamo eccezionali, ma nelle cose che contano di più. Oggi, mentre ascoltate questa omelia, due nuovi santi sono stati proclamati nella Chiesa perché erano eccezionali nelle cose che contavano, e quindi vorrei darvi alcune brevi informazioni sui due santi, ovvero San Carlo Acutis e San Pier Giorgio Frassati, e poi concluderemo con una riflessione finale.
Carlo Acutis, nato nel 1991 e morto nel 2006 alla giovane età di 15 anni. È nato a Londra nel 1991 ed è cresciuto a Milano, in Italia. Fin da piccolo ha mostrato un profondo amore per l'Eucaristia e il Rosario, distinguendosi ancora una volta nelle cose che contano. Noto per la sua allegria, semplicità e abilità nella programmazione informatica, ha usato questo talento per costruire un sito web che cataloga i miracoli eucaristici di tutto il mondo. Amava lo sport, i videogiochi e gli animali, ma viveva con un profondo senso della presenza di Dio nella quotidianità.
A Carlo Acutis fu diagnosticata una leucemia acuta di tipo M3 all'età di 15 anni. Accettò la sua malattia con serenità, offrendo le sue sofferenze per il Papa e la Chiesa. Morì il 12 ottobre 2006 a Monza, in Italia, e fu sepolto ad Assisi vicino al suo amato San Francesco.
San Carlo Acutis parlava sempre dell'Eucaristia come della sua autostrada per il paradiso. Carlo ha incentrato tutta la sua vita sulla Messa quotidiana e sull'adorazione eucaristica, insegnando che la santità è possibile anche nella normale vita adolescenziale. Ha ascoltato le parole di Cristo secondo cui chi mangia la sua carne e beve il suo sangue vivrà in eterno e sarà risuscitato nell'ultimo giorno. Carlo ci ha creduto.
Ha usato strumenti moderni per Dio e ha dimostrato come Internet, la tecnologia e la creatività possano essere messe al servizio dell'evangelizzazione e della Chiesa, qualcosa su cui molti di noi possono riflettere e cercare di migliorare nelle nostre attività comunicative e tecnologiche moderne.
San Pier Giorgio Frassati è nato a Torino, in Italia, nel 1901 da una famiglia benestante. Suo padre era senatore e proprietario di un giornale. Studiò ingegneria con l'obiettivo di lavorare tra i minatori. Era appassionato di alpinismo, sport e attività sociali. Era membro dell'Azione Cattolica, della Società di San Vincenzo de' Paoli e impegnato politicamente come laico domenicano.
Già in queste associazioni si nota la sua sensibilità verso i poveri. Era infatti noto per la sua generosità verso i poveri e per il suo spirito gioioso e avventuroso.
Contrasse la poliomielite, probabilmente mentre assisteva i malati nei quartieri poveri di Torino, e sopportò silenziosamente gravi sofferenze senza lamentarsi, morendo all'età di soli 24 anni il 4 luglio 1925.
Migliaia di poveri di Torino parteciparono al suo funerale, sorprendendo anche la sua ricca famiglia, che non si era resa conto della portata della sua carità e di quante persone avesse toccato.
San Pier Giorgio ci ispira quando si tratta di santità nell'azione, cioè non solo parole, ma opere di misericordia corporale, santità con gioia e opere di misericordia spirituale.
Le letture di oggi sono ricche. Il Libro della Sapienza ci ricorda quanto sia limitato il ragionamento umano senza lo spirito. Entrambi questi giovani possedevano lo Spirito di Dio ed erano in grado di essere saggi nelle cose di Dio.
Il Salmo ci invita a cercare la saggezza del cuore. Entrambi i ragazzi meditarono davvero le cose di Dio nei loro cuori e furono in grado di trarne lezioni spirituali così vitali da rendere belle le loro vite.
E San Paolo, nella seconda lettura, mostra come la saggezza trasformi le relazioni umane dalla schiavitù alla fratellanza. Nostro Signore, che ci trasforma continuamente da estranei e alienati da lui a suoi amici intimi e amati, figli e figlie.
E poi, naturalmente, nel Vangelo, il Signore ci insegna che questo discepolato, questo rapporto con lui, significa un impegno radicale, mettere Dio al primo posto sopra tutti i nostri beni, i legami familiari e persino il nostro interesse personale.
Chiediamo a questi due nuovi santi, San Carlo e San Pier Giorgio, di continuare a pregare per noi dal cielo, affinché anche noi, un giorno, possiamo gioire nella presenza del Signore per sempre.
Santissima Madre, Regina di tutti i Santi, prega per noi che ricorriamo a te. Amen.
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