Oggi abbracciamo con affetto filiale tutte le nostre madri, perché oggi celebriamo la bella memoria di santa Monica, che come sappiamo era la madre di sant'Agostino.
Lei è un bellissimo esempio per tutti noi, perché non ha avuto una vita facile e ha dovuto lottare, ma è rimasta fedele al Signore, nonostante i familiari difficili con cui doveva convivere.
Innanzitutto suo marito Patrizio, che ci viene descritto come un pagano dal carattere molto difficile, che si arrabbiava facilmente.
Alla fine lei lo conquistò alla fede con la sua dolcezza e la sua perseveranza.
So che molti di voi che ascoltate questa omelia quotidiana avete sopportato e resistito a molte difficoltà provenienti dalla vostra stessa famiglia, da familiari che all'inizio non capivano bene la vostra fede, che non si univano mai alla preghiera, che a volte, purtroppo, vi deridevano per la vostra fede, eppure avete perseverato per il grande amore che avete per Dio – con grande saggezza, devo aggiungere! Siete rimasti vicini a Cristo. Perché, questo è l'uomo saggio, la donna saggia, il padre saggio, la madre saggia: chi ascolta le parole di Gesù e costruisce la propria vita su quelle parole è come un uomo, ci ha detto Gesù, che ha costruito la sua casa sulla roccia solida, e sono arrivate le tempeste della vita, che hanno soffiato contro quella casa e l'hanno attaccata, ma essa non è caduta perché aveva fondamenta solide.
Miei cari amici, santa Monica, che visse nel IV secolo, nacque nel 331 a Tagaste, nel Nord Africa, l'odierna Algeria, e non poté avere una vita facile a quei tempi.
Eppure si sforzò, come ci ha detto Gesù nel Vangelo di domenica scorsa, di entrare per la porta stretta. E poi conquistò anche i suoi figli, il più famoso dei quali fu sant'Agostino. Non ha mai smesso di credere in lui. Ha pregato costantemente per lui, spesso con lacrime, a causa del suo stile di vita ribelle e della sua adesione al manicheismo. Lo ha persino seguito attraverso il Mediterraneo, dall'Africa all'Italia, senza mai abbandonare la speranza, con l'aiuto di Sant'Ambrogio a Milano, che Sant'Agostino aveva sentito predicare una volta.
E non fu tanto ciò che Sant'Ambrogio diceva a toccare Sant'Agostino, quanto il modo in cui lo diceva. Riusciamo a capire come tutto ciò che facciamo, se fatto con sincerità e autenticità per Dio, possa toccare una persona? A volte non devono essere necessariamente le nostre parole, né il messaggio evangelico. A volte una persona vedrà le nostre lacrime mentre descriviamo il nostro amore per Gesù, e questo da solo può avere il potere di cambiarci, di plasmarci.
Il Signore, nel Vangelo di oggi, parla ancora una volta dei pericoli dell'ipocrisia, del vivere la nostra vita in modo molto esteriore e superficiale.
Il Signore sa che perdiamo molto quando viviamo in questo modo e che siamo così legati alle cose del mondo: gli onori, i piaceri, il potere, la ricchezza che possono venire da questo mondo, invece di attaccarci alla libertà... la libertà dello spirito, la libertà del cuore, la libertà che viene dal vivere la verità, come ha detto Gesù: «La verità vi renderà liberi».
Sant'Agostino, ispirato da sua madre, abbracciò questo modo di vivere il Vangelo nella verità. E così possiamo fare tutti noi!
Affidate i vostri familiari che stanno attraversando un momento difficile, proprio come Santa Monica affidò i suoi familiari, e sappiate sempre che nessuna delle vostre preghiere rimarrà inascoltata dal Signore Dio Onnipotente, che vi ama, è con voi e vi benedice in questo stesso giorno.
Preghiamo: Maria Santissima, Madre di tutti i viventi, prega per noi che ricorriamo a te. Amen.
Add comment
Comments