20ª settimana del tempo ordinario C – Martedì

Published on 18 August 2025 at 13:00

Le letture di oggi ci invitano a riflettere sulla generosità – la nostra generosità verso Dio e verso gli altri – e su come Dio, a sua volta, non si lasci mai superare in generosità.

Nella prima lettura incontriamo Gedeone, un uomo che si sente piccolo, insignificante e impotente. Appartiene al clan più debole e si considera il più piccolo di tutti. Eppure Dio lo sceglie come colui attraverso il quale Israele sarà liberato dai Madianiti. Qual è la prima risposta di Gedeone? Offre il poco che ha: un capretto, del pane e del brodo. Potrebbe non sembrare molto, ma è offerto con sincerità e fede. E Dio accetta questo dono, trasformandolo con il fuoco in qualcosa di sacro. La generosità di Gedeone, per quanto piccola possa sembrare, apre la strada all'azione della potenza di Dio.

La stessa verità è ripresa nel Vangelo. Gesù avverte i suoi discepoli che la ricchezza può rendere difficile l'ingresso nel Regno dei Cieli, non perché le ricchezze siano di per sé un male, ma perché ci inducono ad aggrapparci alla nostra sicurezza piuttosto che a Dio. Il giovane ricco di cui abbiamo sentito parlare ieri non riusciva a lasciar andare, e così oggi Gesù spiega che solo con l'aiuto di Dio possiamo trovare la libertà di vivere con generosità.

Pietro allora interviene: «Noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito. Che cosa ci sarà per noi?». Gesù lo rassicura che nessun sacrificio fatto per amore di Dio passa inosservato. Chiunque rinuncia alla famiglia, ai beni o alla terra per il Regno riceverà il centuplo, oltre alla vita eterna. In altre parole, la generosità di Dio supera sempre la nostra.

Cosa ci dicono queste letture? Ci ricordano che la generosità non inizia quando abbiamo molto da dare, ma quando diamo ciò che già abbiamo, anche se ci sembra poco: il nostro tempo, la nostra attenzione, la nostra compassione, la nostra disponibilità a perdonare. Come Gedeone, potremmo pensare di essere troppo deboli o insignificanti per fare la differenza. Ma quando mettiamo la nostra piccola offerta nelle mani di Dio, Egli la trasforma e compie meraviglie attraverso di essa.

E come i discepoli, siamo chiamati a confidare che qualsiasi sacrificio facciamo per Cristo non è mai sprecato. Rinunciare a ciò che il mondo apprezza di più – il comfort, i beni materiali o persino le relazioni quando ci allontanano da Dio – può sembrare costoso sul momento, ma ci apre a ricevere molto di più: la gioia della libertà, la ricchezza della presenza di Dio e la promessa della vita eterna.

Quindi oggi chiediamoci: quanto sono generoso con Dio? Gli do solo ciò che mi conviene, o gli offro il meglio di me stesso, anche quando mi costa caro? E quanto sono generoso con gli altri? Cerco modi per benedire, servire, donare me stesso, confidando che Dio provvederà?

Possiamo noi, come Gedeone, offrire ciò che abbiamo, per quanto piccolo, e possiamo noi, come i discepoli, confidare che nel dare tutto per Cristo, riceviamo in cambio tutto e anche di più. Preghiamo sempre affinché Gesù solo sia la nostra ricompensa e che basti un rapporto d'amore con Lui.

Regina del Cielo, tu che hai sempre trovato il tuo tesoro in Dio, aiutaci ad avere lo stesso spirito di generosità verso Dio e il prossimo. Amen.

 

 

 


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