le letture di oggi ci mostrano che Dio ama operare attraverso gli umili. Ruth, straniera e vedova, non si presentò con orgoglio o presunzione. Si recò silenziosamente a raccogliere ciò che era stato lasciato nei campi. Eppure Dio guardò alla sua umiltà e, attraverso di lei, la inserì nella grande storia della salvezza: divenne l'antenata del re Davide e, in ultima analisi, dello stesso Cristo.
Nel Vangelo, Gesù ci mette in guardia dalla tentazione di cercare onori, titoli o riconoscimenti. Al contrario, ci dice: «Chi si umilia sarà esaltato».
Quando il cardinale Prevost era ancora impegnato nel suo ministero in Vaticano, che sceglieva e assegnava nuovi vescovi a specifiche aree del mondo, frequentava una palestra. Nessuno sapeva che fosse un vescovo, dato che indossava normali abiti da ginnastica. Quando fu esaltato da Dio alla sede di Pietro, gli istruttori che gli avevano mostrato come usare le macchine rimasero scioccati. Non potevano credere ai loro occhi. Quest'uomo che non aveva mai rivelato loro la sua dignità di sacerdote, figuriamoci di cardinale, era stato elevato a vicario di Cristo sulla terra. Il cardinale Prevost ha sempre cercato di percorrere la via dell'umiltà nella sua vita, sapendo che questa è la via che Maria, nostra Madre, ha percorso più perfettamente di chiunque altro. Lei si definiva la “serva del Signore” ed è proprio nella sua umiltà che Dio ha compiuto l'opera più grande di tutte: assumere la natura umana attraverso il suo grembo.
San Francesco d'Assisi era profondamente devoto alla Madonna proprio per la sua umiltà. Una volta disse che lei è “la Vergine fatta Chiesa”, non per la sua grandezza, ma perché ha permesso a Dio di vivere pienamente in lei attraverso la sua umiltà. Francesco imitò questa umiltà nella sua vita, rinunciando alle ricchezze, al potere e agli onori per essere piccolo davanti a Dio, proprio come Maria.
Ed è qui che sta la lezione per noi: l'umiltà non è debolezza, è la porta attraverso cui Dio agisce. Quando smettiamo di cercare il riconoscimento, Dio può riempirci della Sua grazia. Quando, come questi valorosi personaggi biblici, ci inchiniamo, Dio stesso ci solleverà.
Chiediamo quindi oggi alla Madonna: insegnaci ad essere umili. Insegnaci a prendere il posto più basso, ad accontentarci di un servizio nascosto, affinché, aiutando e accompagnando gli altri nel miglior modo possibile, Cristo possa vivere più pienamente in noi.
Amen.
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