1ª settimana di Pasqua - Martedì C

Published on 21 April 2025 at 13:00

Fratelli e sorelle in Cristo, in questo bellissimo martedì di Pasqua, il viaggio di Maria Maddalena ci invita a riflettere sui nostri percorsi di fede e di trasformazione. Approfondendo le letture, in particolare il suo toccante incontro con il Signore nel Vangelo di Giovanni e il potente messaggio di Pietro negli Atti, vediamo come l'esperienza di Maria rispecchi il nostro cammino e la chiamata universale alla conversione.

Maria Maddalena arriva al sepolcro, avvolta dal dolore e dalla disperazione. Il peso del suo dolore è palpabile mentre piange fuori, cercando il corpo del suo amato Maestro e Signore. Qui si trova il cuore della nostra esperienza umana: tutti noi incontriamo dolore, confusione e momenti in cui ci sentiamo persi. Le lacrime di Maria riflettono il desiderio più profondo che c'è in ognuno di noi e che anela al significato, al legame e alla speranza. Incarna il profondo amore e la devozione che la spingono a cercare Gesù anche in mezzo al dolore.

Mentre Maria scruta il sepolcro, incontra gli angeli che la interrogano: “Donna, perché piangi?”. Che domanda vitale, non solo per Maria, ma per tutti noi. Nei momenti di dolore, potremmo ritrovarci a porci domande simili: Dov'è Dio nelle nostre lotte? Perché ci sentiamo abbandonati? Eppure questo incontro inizia a svelare un momento di trasformazione nella sua vita e, in definitiva, nella nostra.

Poi, in un momento pieno di grazia, Maria sente Gesù chiamare il suo nome: “Maria!”. In quel momento, tutto il suo dolore si trasforma in gioia. Riconosce in Lui non solo il suo Maestro, ma anche il Cristo vivente, che trascende la morte stessa che l'ha portata alla disperazione. È un profondo promemoria del fatto che anche nei momenti più bui Cristo è presente, ci chiama per nome e ci invita a non indugiare nel dolore, ma ad abbracciare la nuova vita che ci offre.

In contrasto con l'appassionato discorso di Pietro negli Atti, in cui invita il popolo a pentirsi e a farsi battezzare. Parla a una folla che si è appena resa conto del peso delle proprie azioni nel crocifiggere Gesù. Anche loro sono colpiti al cuore e desiderano una trasformazione di fronte al loro dolore e alla loro colpa. Pietro assicura loro, come Gesù aveva assicurato a Maria, che la promessa dello Spirito Santo è estesa a loro, ai loro figli e a tutti coloro che sono lontani. Questa è la radicale universalità della risurrezione di Cristo! Così come Maria è inviata a raccontare ai discepoli del Signore risorto, anche noi siamo chiamati ad annunciare la Buona Novella e a incarnare la grazia trasformante che abbiamo ricevuto a tutti gli uomini e le donne che Dio può mettere sul nostro cammino.

Maria Maddalena rappresenta più di una figura di un lontano passato; simboleggia il nostro stesso sforzo verso la resilienza e il rinnovamento. Come lei, possiamo ritrovarci a piangere davanti alle tombe delle nostre delusioni, lotte e paure, soprattutto quando i peccati ci portano via il nostro Signore. Tuttavia, come Maria, dobbiamo ascoltare la sua voce che ci chiama a risorgere e a trasformare le nostre lacrime in atti di fede e di speranza. Il suo viaggio non è stato solo una perdita, ma l'inizio di un annuncio, un invito a testimoniare il Cristo vivente.

Il viaggio di Maria è segnato da momenti di gioia e di dolore, ma in tutto questo il Signore l'ha accompagnata con pazienza, misericordia e amore. Si è pentita di tutti i suoi peccati, ha trascorso del tempo ai suoi piedi, lo ha unto pochi giorni prima della sua morte e poi lo ha accompagnato nell'ora più cruciale e raccapricciante. Ancora una volta ai suoi piedi, ma questa volta inchiodata alla croce, si inginocchiò lealmente in umile adorazione e culto.

Che anche noi, come Maria Maddalena, possiamo trascorrere del tempo con Gesù per poter dire agli altri: “Ho visto il Signore”, servendo come fari di luce e di speranza in un mondo spesso perso nelle tenebre. Che il nostro Signore, risorto e glorificato, ci ricordi sempre la sua presenza amorevole e tenera, nel giardino del nostro cuore. Amen


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