Santa Giovanna Francesca di Chantal, di cui oggi celebriamo la memoria, ha vissuto una vita caratterizzata da un amore profondo, una perdita dolorosa e una fede incrollabile. Nata in Francia nel 1572, era una moglie e una madre devota che ha dovuto sopportare la tragica morte del marito in un incidente di caccia, rimanendo vedova con diversi figli piccoli. Invece di lasciarsi amareggiare dal dolore, Giovanna trasformò la sua sofferenza in una più profonda resa alla volontà di Dio. Si dedicò alle opere di misericordia e alla sua famiglia fino a quando, grazie alla provvidenziale amicizia con San Francesco di Sales, discernette la sua vocazione religiosa. Insieme fondarono l'Ordine della Visitazione di Santa Maria, una comunità radicata nell'umiltà, nella gentilezza e nella devozione interiore, particolarmente accogliente verso le donne che non erano fisicamente abbastanza forti per ordini più austeri.
Santa Giovanna Francesca ci mostra ciò che celebra il libro dei Proverbi 31: la forza e la saggezza di una donna che «tende le mani ai poveri» e che «teme il Signore». Non è diventata santa fuggendo dalla sofferenza, ma lasciando che la sofferenza ammorbidisse il suo cuore in una compassione e una fiducia più profonde. Come il salmista, ha imparato a calmare la sua anima «come un bambino svezzato sulle ginocchia di sua madre». La sua santità è gentile, nascosta e accessibile a noi, specialmente a coloro che affrontano le esigenze quotidiane della famiglia, del dolore, della cura degli altri o del servizio nascosto.
Ai parrocchiani della chiesa di Santa Giovanna Francesca de Chantal a Toronto, una parrocchia sotto la cura dei nostri frati francescani lì presenti, questa santa offre un modello molto personale di discepolato. In una città piena di frenesia e ambizione, lei ci ricorda che la santità non richiede rumore o notorietà. Ci mostra che la grandezza si trova nel fare la volontà di Dio in modo silenzioso, persistente, nei ritmi ordinari della vita, proprio come dice Gesù nel Vangelo di oggi: «Chiunque fa la volontà di Dio è mio fratello, mia sorella e mia madre». Gli abitanti di questa parrocchia portano il nome di una donna che ha vissuto questo Vangelo, non cercando il riconoscimento, ma diventando una madre spirituale per innumerevoli persone attraverso la sua umiltà e il suo amore.
Che questo sia quindi il vostro speciale stimolo: cercare la santità non lontano, ma proprio nel luogo in cui siete radicati. Come Santa Giovanna, possiate trovare pace nella volontà di Dio, forza nel servizio e gioia nel sapere che, in Cristo, appartenete a una famiglia che è eterna.
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