18ª settimana del tempo ordinario C – Martedì – Memoria facoltativa della dedicazione della Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma

Published on 4 August 2025 at 13:07

Fratelli e sorelle, il Signore vi dia la pace. Oggi celebriamo la dedicazione della Basilica di Santa Maria Maggiore qui a Roma, un tempio che da oltre 1500 anni è segno visibile dell'amore della Chiesa per la Madre di Dio. Ho la fortuna di vivere qui nella Città Eterna e, come frate e sacerdote, ci sono passato davanti e ne ho varcato le porte innumerevoli volte. Ho anche la gioia di servire quotidianamente nella Basilica Lateranense, che si trova proprio in fondo alla strada, molto vicina a Santa Maria Maggiore, ascoltando le confessioni e accogliendo i pellegrini che vengono da tutto il mondo per incontrare la misericordia di Dio.

Santa Maria Maggiore è una delle quattro basiliche papali e la più grande chiesa al mondo dedicata alla Madonna. Fu costruita nel 432 da papa Sisto III, poco dopo che il Concilio di Efeso proclamò Maria Theotokos, Madre di Dio. La tradizione narra che la sua ubicazione fu scelta dopo una miracolosa nevicata nella notte del 4 agosto, che tracciò il profilo della chiesa sul colle Esquilino. All'interno, la basilica custodisce tesori spirituali inestimabili: le reliquie del Santo Presepe di Betlemme, un'icona del V secolo della Madonna con Bambino conosciuta come Salus Populi Romani e mosaici che raccontano la storia della salvezza.

Sotto il suo soffitto dorato, non si può fare a meno di sentire che il cielo si è chinato per baciare la terra. E in verità, questo è esattamente ciò che è accaduto attraverso Maria: il cielo ha toccato la terra nell'incarnazione del Figlio di Dio, attraverso il suo dono materno.

Nella prima lettura dell'Apocalisse, sentiamo parlare della Nuova Gerusalemme, preparata come una sposa per il suo sposo, dove Dio dimorerà con il suo popolo per sempre. Maria è la prima e più perfetta immagine di quella realtà: una dimora per Dio stesso.

Nel Vangelo, quando una donna loda la maternità fisica di Maria, Gesù indica la ragione più profonda della sua beatitudine: ella ha ascoltato la Parola di Dio e l'ha custodita. Questo è ciò che rende Maria non solo la Madre di Cristo, ma la Madre di tutti i credenti: ella è la prima ad accogliere la Parola nel suo cuore prima di concepirlo nel suo grembo.

Attraverso questa santa basilica, ci viene ricordato che lo stesso Dio che ha riempito Maria della Sua presenza, desidera dimorare in ciascuno di noi. Il «sì» di Maria ha permesso alla Parola di diventare carne; il nostro «sì» quotidiano permette a Cristo di rinascere nel mondo attraverso le nostre vite.

Quindi oggi, mentre onoriamo questa grande basilica e la Madre che essa glorifica, chiediamo a lei di aiutarci ad ascoltare il Verbo, a custodirlo e a viverlo, affinché anche noi possiamo diventare templi viventi in cui Dio si compiace di dimorare. Ricordiamo anche che non potremo mai amare la nostra Beata Madre più di quanto lei sia stata amata da suo Figlio. Per questo motivo non dovremmo mai preoccuparci di amarla troppo. Dobbiamo solo ricordare che il nostro amore, che nasce dall'adorazione e dal culto, è riservato solo a Dio, e questa è la distinzione che i nostri fratelli e sorelle protestanti temono non venga fatta, ma che loro stessi non fanno.

Questo tempio è un magnifico promemoria del fatto che, in quanto Regina del Cielo, posta lì da Dio Onnipotente, lei merita tutti gli onori che possiamo conferirle, tranne quell'onore che riserviamo esclusivamente a Dio. Allo stesso modo, nessun santo riceve lo stesso onore che riserviamo a Lei, perché nessun santo è così vicino a Dio come lei.

Maria, Regina di tutti i Santi, prega per noi che ricorriamo a te.


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