17ª settimana del tempo ordinario C – Sabato – San Pietro Giuliano Eymard, fondatore

Published on 1 August 2025 at 13:00

Oggi, mentre celebriamo la memoria facoltativa di San Pietro Giuliano Eymard, siamo invitati a riflettere più profondamente sull'Eucaristia, quel «dono più grande di tutti», come lo definiva lo stesso Eymard. Sacerdote francese del XIX secolo e fondatore della Congregazione del Santissimo Sacramento, San Pietro Giuliano dedicò la sua vita a rendere Cristo nell'Eucaristia più profondamente amato e più ampiamente conosciuto. La sua intera visione spirituale può essere riassunta in una verità semplice ma potente: Gesù è veramente presente nell'Eucaristia, e questa presenza ha lo scopo di trasformarci.

Nel Vangelo di oggi, Gesù dice: «Rimanete in me, come io rimango in voi» (Gv 15,4). Questa reciproca dimora non è una metafora altisonante, è eucaristica. Rimanere in Cristo significa dimorare nel suo Corpo, ed è proprio questo che offre l'Eucaristia. San Pietro Giuliano scrisse: «L'Eucaristia è la prova suprema dell'amore di Gesù. Dopo di essa, non c'è altro che il Paradiso stesso». L'Eucaristia non è solo la Presenza Reale di Cristo, è la Presenza Reale per noi: per nutrirci, unirci e trasformarci. Ma notate: Gesù non parla solo di rimanere, ma anche di portare frutto. «Chi rimane in me e io in lui, porterà molto frutto» (v. 5). La Comunione è una chiamata alla missione.

È qui che la nostra prima lettura offre un parallelo così bello. I primi cristiani erano «un cuor solo e un'anima sola... non c'era alcun bisognoso tra loro» (Atti 4, 32, 34). La loro unità, la loro carità e il loro distacco dai beni materiali scaturivano dalla loro vita in Cristo. San Pietro Giuliano ricordava ai suoi seguaci che l'Eucaristia non era solo una questione di devozione personale, ma di trasformazione sociale. La vedeva come il cuore di una società rinnovata, plasmata dalla giustizia, dalla fraternità e dalla compassione.

San Pietro Giuliano promuoveva instancabilmente l'adorazione eucaristica: «Volete amare Nostro Signore? Venite spesso alla Santa Comunione... Venite ogni giorno». Trascorrere del tempo con Gesù nel Santissimo Sacramento significa lasciare che Egli poti via l'orgoglio, l'egoismo e l'indifferenza. L'Eucaristia è una scuola d'amore. Gesù dona se stesso completamente per noi, e la nostra risposta dovrebbe essere una vita di dono di sé. «L'Eucaristia», scriveva Eymard, «è il modello di ogni virtù... produce amore».

L'Eucaristia ci manda fuori. Ad ogni Messa sentiamo: «Andate in pace, glorificando il Signore con la vostra vita». San Pietro Giuliano insisteva sul fatto che la devozione eucaristica deve spingerci verso l'esterno, nelle nostre famiglie, nelle parrocchie, nei luoghi di lavoro e nel mondo in generale. Quando viviamo eucaristicamente, gli altri vedono che Cristo è vivo nel suo popolo.

Cari amici, noi siamo i tralci. Cristo, la Vite viva, ci nutre con la sua Parola, il suo Spirito e, soprattutto, con il suo Corpo eucaristico. Amare l'Eucaristia non significa solo riceverla con riverenza, ma viverla con fedeltà. Preghiamo oggi per un rinnovato desiderio del Pane della Vita e per la grazia di vivere come popolo eucaristico, uniti nel cuore e nella mente, raggianti di gioia, portando frutti che dureranno nel tempo.

San Pietro Giuliano Eymard, apostolo dell'Eucaristia, prega per noi.

Amen.

 


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