12ª settimana del tempo ordinario C – Giovedì

Published on 25 June 2025 at 13:00

Cari fratelli e sorelle in Cristo, le letture di questo giovedì parlano profondamente al cuore della nostra lotta umana: la sfida di confidare nel Signore quando i suoi piani sembrano nascosti, quando le sue promesse sembrano ritardate e quando non capiamo perché le cose si svolgono in un certo modo. Lo vediamo così vividamente nella storia di Abramo, Sara e Agar, e nelle parole di Gesù nel Vangelo di Matteo.

Nella prima lettura della Genesi, incontriamo Abramo e Sara in un momento di grande prova. Dio aveva promesso ad Abramo una discendenza numerosa come le stelle, ma dopo anni nella terra di Canaan, Sara rimane sterile. Di fronte a questa dolorosa realtà, Sara prende in mano la situazione, offrendo la sua serva Agar ad Abramo nella speranza di costruire una famiglia attraverso di lei. Sembra una soluzione sensata dal punto di vista umano. Ma cosa succede? Invece della pace, questa scelta porta conflitti: Agar guarda Sarai con disprezzo, Sarai risponde con durezza e Abramo rimane passivo mentre la situazione degenera nella miseria.

Com'è facile per noi, come Abramo e Sarai, diventare impazienti nei confronti dei tempi di Dio! Com'è forte la tentazione di prendere il controllo, di cercare di forzare l'adempimento delle promesse di Dio secondo i nostri piani! Eppure, ogni volta che smettiamo di confidare in Dio e ci affidiamo solo alla nostra comprensione, spesso finiamo per causare danni a noi stessi e agli altri. Eppure, anche in mezzo a questo caos umano, Dio mostra la sua misericordia. Egli vede Agar nella sua angoscia e le fa una promessa: che suo figlio Ismaele sarà benedetto e avrà discendenti innumerevoli. Dio ascolta il grido degli afflitti. Anche quando vacilliamo, anche quando le nostre scelte portano guai, Dio rimane fedele e compassionevole.

Nel Vangelo, Gesù ci insegna la via della saggezza che Abramo e Sara non riuscirono a seguire in quel momento. Egli dice: «Chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica sarà come un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia». Le tempeste della vita – ritardi, sofferenze, incertezze – arriveranno sicuramente. Ma se la nostra fiducia è radicata in Dio, se agiamo secondo la Sua parola e non secondo i nostri impulsi, resisteremo. Le nostre vite rimarranno salde, incrollabili di fronte ai venti e alle inondazioni delle avversità.

D'altra parte, coloro che ascoltano la parola del Signore ma non la mettono in pratica sono come l'uomo stolto che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Le stesse tempeste arriveranno, ma le fondamenta non reggeranno e grande sarà la rovina. Questo è ciò che vediamo con Abramo e Sarai: hanno ascoltato le promesse di Dio, ma hanno vacillato nel fare la Sua volontà quando sembrava troppo difficile o troppo lenta. E il risultato è stato divisione e dolore.

Fratelli e sorelle, l'invito di oggi è quello di avere fiducia. Di avere fiducia anche quando le vie di Dio sono misteriose. Di avere fiducia anche quando le Sue risposte sembrano tardare. Di avere fiducia che la Sua parola è certa, le Sue promesse vere e il Suo piano più grande di qualsiasi cosa potremmo immaginare. Quando costruiamo la nostra vita su questa roccia di fiducia, ascoltando la Sua parola, obbedendo ai Suoi comandi e arrendendoci alla Sua volontà, troviamo la forza di sopportare ogni tempesta.

Maria Santissima, Rifugio nella Tempesta, prega per noi. Amen.


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