Cari fratelli e sorelle, il Signore vi dia la pace. La Chiesa ci invita oggi a contemplare il Cuore Immacolato di Maria, il cuore più puro, più amorevole e più fedele di tutto il creato, un cuore che batte in perfetta armonia con la volontà di Dio. Nel Vangelo di oggi ci viene offerta un'immagine tenera e profonda della vita interiore di Maria: «Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore». Questo breve versetto ci svela un mistero: il cuore di Maria non era solo l'organo fisico che dava vita a Gesù nel suo grembo, ma era diventato la dimora sacra dove i misteri della salvezza venivano accolti, meditati e custoditi.

Dal momento della sua Immacolata Concezione, Maria fu preservata dal peccato originale. Il suo cuore non si allontanò mai da Dio per orgoglio o ribellione. Era interamente rivolto al Signore, pronto a gioire, a confidare e a soffrire, tutto nella fedeltà. La prima lettura di Isaia proclama: «Gioisco di cuore nel Signore, nel mio Dio è la gioia della mia anima». Queste parole, sebbene pronunciate attraverso il profeta, sembrano riecheggiare nel Magnificat di Maria: «L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio Salvatore». Il suo Cuore Immacolato è la fonte di quella gioia, perché è un cuore perfettamente in sintonia con la giustizia, la misericordia e il piano di Dio.
Vediamo, tuttavia, che la gioia di Maria non è priva di dolore. Nel Vangelo di oggi, la troviamo angosciata, alla ricerca ansiosa di suo Figlio. Eppure, anche nella confusione, anche nella paura, la sua risposta non è di rabbia o di rimprovero. È quella di una madre amorevole che cerca di capire e poi conserva tutte queste cose nel suo cuore. Il Cuore Immacolato di Maria non è un cuore libero dal dolore, ma un cuore che risponde alla sofferenza con fiducia e silenzio, non con amarezza o lamentele. Come disse una volta San Giovanni Paolo II: «Il cuore della Madre è la memoria di una Chiesa che conserva la verità di Dio in un cuore umano».
San Bernardo di Chiaravalle ci ricorda: «Guarda la stella, invoca Maria. Nel pericolo, nell'angoscia, nel dubbio, pensa a Maria, invoca Maria». Perché? Perché il suo cuore sa. Il suo cuore sa cosa significa soffrire in silenzio, cercare nel dolore, aspettare nella speranza, gioire nel trionfo di Dio. Lei non è una figura lontana, ma una madre che cammina con noi. È il nostro modello, sì, ma più profondamente è la nostra compagna nella vita spirituale.
San Giovanni Eudes, grande apostolo del Cuore Immacolato, una volta disse: « Il Cuore di Maria, così ammirevole, è l'immagine perfetta del Cuore di Gesù». In effetti, ciò che veneriamo oggi non si limita alla nostra Beata Madre, perché il suo Cuore Immacolato è un riflesso del Cuore stesso di Cristo. Il suo cuore è lo specchio che rivela il Suo amore, la Sua misericordia, la Sua obbedienza, la Sua missione. E proprio come Gesù ci ha dato il Suo Sacro Cuore come fonte di grazia, ci ha dato il Cuore Immacolato di Maria come rifugio.
Nei momenti di prova, nei momenti di confusione – sia nella nostra vita personale che in un mondo oscurato dalla violenza, dall'ingiustizia e dalla divisione – siamo invitati a rivolgerci a questo Cuore. È il cuore che ha detto «sì» all'Annunciazione, che è rimasto ai piedi della Croce, che ha gioito nella Resurrezione. È il cuore che intercede per noi anche adesso.
Cari amici, chiediamoci oggi: medito la volontà di Dio nel mio cuore come ha fatto Maria? Ho fiducia in Dio quando non comprendo le sue vie? Amo Gesù con un cuore indiviso, come il suo? Affidiamo noi stessi e le nostre famiglie al suo Cuore Immacolato. Come dichiarò Papa Pio XII quando consacrò il mondo al suo Cuore durante gli orrori della guerra: «In mezzo alle prove del tempo presente, possa il Cuore Immacolato di Maria trionfare, affinché la pace di Cristo regni nel mondo».
Possa il suo Cuore Immacolato, sempre unito al Sacro Cuore di suo Figlio, custodirci e guidarci, e avvicinarci sempre più a Dio.
Amen.
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