Proseguendo il cammino di Avvento, il profeta Isaia ci offre un’immagine potente: da un semplice tronco spuntano nuova vita e speranza. È il segno che l’opera di Dio inizia spesso dove tutto sembra perduto. Così avviene nell’Incarnazione di Gesù, concepito nel grembo verginale di Maria: da ciò che appare sterile nasce la vita, perché nulla è impossibile a Dio.
Isaia descrive un Messia colmo dello Spirito, che non giudica dalle apparenze ma difende i poveri e gli oppressi. È un’autorità che nasce dall’ascolto fedele di Dio e prepara il ministero di Gesù, in cui verità e compassione camminano insieme.
Nel Vangelo, Gesù rivela la sua profonda comunione con il Padre e proclama: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete.» L’Avvento ci ricorda quanto siamo privilegiati per i doni ricevuti nella Chiesa: il perdono, la vita nuova, i sacramenti che ci sostengono e ci aprono la via del cielo.
Questo tempo ci chiama a recuperare uno sguardo semplice e fiducioso, un cuore di bambino che sa meravigliarsi e ringraziare. Chiediamo al Signore di affidarci a Lui con fiducia e di riconoscere ogni giorno la sua bontà che continua a rivelarsi nella nostra vita.
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
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