Amici, anche oggi, nel sesto giorno dell’Ottava di Natale, continuiamo ad ascoltare san Giovanni, chiamato il Discepolo amato, il discepolo che Gesù amava.
Ora, una breve precisazione. Gesù non amava forse tutti i discepoli? Certo che sì. E chi ha scritto le parole “il discepolo amato” o “il discepolo che Gesù amava”? Giovanni stesso (cf. Gv 13,23; 19,26; 21,7).
Non si tratta di arroganza o di esclusione degli altri, ma di un invito rivolto a ciascuno di noi a metterci al suo posto, per poterci avvicinare a Gesù, poggiare il capo sul Suo petto, accogliere Maria come Madre e riconoscere la presenza del Risorto nella nostra vita.
Giovanni vuole che tu capisca che anche tu sei il discepolo amato, chiamato a stare vicino a Gesù, a pregare, a trascorrere tempo con Lui.
Spesso ci perdiamo nelle distrazioni e nelle seduzioni di questo mondo passeggero, dimenticando il Dio che ha creato ogni cosa (cf. Gv 1,3). Le cose belle, create per elevarci a Lui, vengono tolte dal loro contesto e diventano occasione di caduta morale.
San Giovanni ci ammonisce: “Non amate il mondo né le cose del mondo… il mondo passa con la sua concupiscenza” (cf. 1 Gv 2,15–17). E ci ricorda che “chi fa la volontà di Dio rimane in eterno” (cf. 1 Gv 2,17).
Cercare, trovare, compiere e amare la volontà di Dio ci rende sempre più simili a Cristo (cf. Gv 4,34; Fil 2,5), anche se ciò comporta una morte a noi stessi (cf. Lc 9,23).
Nel Vangelo incontriamo Anna, profetessa, che serviva Dio notte e giorno con digiuni e preghiere (cf. Lc 2,36–37). Riconoscendo il Bambino, lodò Dio e parlò di Lui a tutti coloro che attendevano la redenzione di Gerusalemme (cf. Lc 2,38).
Anche noi siamo chiamati a testimoniare il Salvatore, Colui che ha potere sulla morte e dona la vita (cf. Gv 11,25), mettendo Gesù al primo posto (cf. Mt 6,33).
Chiediamo nella Messa di oggi la grazia di crescere spiritualmente con Gesù accanto a noi. Egli, assumendo la nostra natura umana, “cresceva e si fortificava, pieno di sapienza” (cf. Lc 2,40), mentre in Lui abitava il Dio eterno, l’Alfa e l’Omega (cf. Ap 1,8), Colui che è (cf. Es 3,14).
Dio Onnipotente vi benedica, il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Amen.
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