Lunedì – 4ª Settimana di Avvento A

Published on 21 December 2025 at 13:00

Cari fratelli e sorelle in Cristo, pochi giorni fa abbiamo ascoltato come la moglie di Manoach consacrò a Dio il loro figlio Sansone, nel periodo dei giudici in Israele, tra il milleduecento e il milleventi avanti Cristo. In questo stesso tempo vediamo anche la nascita di colui che sarebbe diventato il terzo profeta del popolo di Israele: Samuele.

Samuele viene offerto a Dio da sua madre Anna, che, come la moglie di Manoach e come Elisabetta nel Nuovo Testamento, era sterile. Dio ci mostra così che nulla è impossibile per Lui e ci invita a perseverare nella preghiera e nella fiducia.

Anna si reca a Silo, il centro del culto, dove si trovava l’Arca dell’Alleanza prima che Gerusalemme diventasse la capitale religiosa. Lì ella consacra suo figlio al Signore e proclama: «Ho pregato per questo bambino e il Signore mi ha concesso quanto gli avevo chiesto» (1 Sam 1,27) e «lo cedo al Signore per tutti i giorni della sua vita» (1 Sam 1,28).

La consacrazione significa essere messi da parte per Dio. Come si consacrano i calici e l’altare, così Dio chiama anche persone a essere totalmente Sue. Maria Santissima ha vissuto questa consacrazione in modo totale, diventando la vera Arca della Nuova Alleanza.

Ogni tabernacolo delle nostre chiese è più prezioso dell’Arca antica, perché in esso è realmente presente Gesù, Corpo, Sangue, Anima e Divinità.

Il Vangelo ci dice che, dopo il Magnificat, «Maria rimase con Elisabetta circa tre mesi» (Lc 1,56). Questo richiama i tre mesi in cui l’Arca dell’Alleanza rimase nella casa di Obed-edom, portando abbondanti benedizioni (cf. 2 Sam 6,11). Così anche chi accoglie Maria nella propria casa riceve grazie su grazie.

Maria è presente nelle nostre famiglie per amarci, guidarci e custodirci.

E possa Dio onnipotente benedirvi, il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Amen.


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