Nella sacra celebrazione eucaristica di oggi, onoriamo i santi Pietro Battista, Paolo Miki e i loro compagni martiri - un gruppo di francescani e alcuni gesuiti che nel 1597 affrontarono la persecuzione e la morte per il loro incrollabile coraggio nella diffusione del Vangelo in Giappone. Nel ricordare il loro sacrificio, dovremmo riflettere non solo sulle loro nobili azioni, ma anche sull'attuale clima politico del nostro mondo e su come le loro vite ci ispirino a rispondere alle lotte che affrontiamo oggi.
San Pietro Battista nacque in Spagna e viaggiò in lungo e in largo - prima in Messico, poi nelle Filippine e infine in Giappone - dove lui e i suoi compagni si dedicarono a costruire non solo chiese ma anche ospedali, servendo gli emarginati e gli smarriti. In un'epoca segnata da turbolenze politiche, essi rimasero saldi nella loro fede, rischiando tutto per proclamare il Vangelo di amore, pace, riconciliazione e redenzione di nostro Signore.
Nel mondo di oggi, anche noi ci troviamo in un clima di agitazione. In tutte le nazioni, le divisioni politiche creano animosità, paura e incertezza. Molti oggi, proprio come al tempo di Pietro Battista, sperimentano le proprie forme di sofferenza - che si tratti di regimi oppressivi come quello a cui stiamo assistendo in Nicaragua, dove anche le nostre sorelle clarisse sono perseguitate e sfrattate dai loro monasteri, di ingiustizie sociali o di persecuzioni personali per le loro convinzioni. La sofferenza dei nostri fratelli e sorelle in tutto il mondo ci chiama a ricordare che siamo tutti parte di un'unica famiglia santa, legati dalla nostra comune umanità, adoratori e seguaci senza compromessi di nostro Signore Gesù Cristo.
La lettura del Vangelo di oggi ci ricorda l'autorità data ai discepoli di scacciare gli spiriti immondi e di guarire i malati. Gesù li invia con provviste minime, insegnando loro ad affidarsi a Dio ed esortandoli a portare pace e guarigione ovunque vadano. Nel clima attuale, anche noi siamo inviati come ambasciatori di pace e il Signore chiede anche a noi di confidare in lui per proteggerci e provvedere a ogni nostra necessità. Chiedetevi se vi sono mai mancati i beni di prima necessità per affrontare la giornata.

Come francescani, abbiamo una chiamata particolare a servire coloro che sono nel bisogno, a stare accanto agli oppressi e a difendere la giustizia, il tutto essendo strumenti di pace. Sforziamoci tutti di vivere la nostra vita nello spirito dei martiri, proclamando il Vangelo e impegnandoci a servire coloro che lottano. Con grande coraggio hanno sofferto momentaneamente, ma ora risplendono per l'eternità con Cristo, dove si saprà d'ora in poi e per sempre che sono i martiri amati da Gesù Cristo, che hanno evitato persino la morte per amore suo. Che il nostro amore sia dello stesso calibro, preghiamo, e che la sua pace risplenda sempre su di voi. Amen.
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