La pace e la benedizione del Signore siano su tutti voi, cari fratelli e sorelle. Oggi, nel giorno del Lunedì Santo, riflettiamo su due momenti cruciali nella narrazione del cammino di Gesù verso la croce: la purificazione del tempio (che in realtà è avvenuta cronologicamente il lunedì della Settimana Santa) e la seconda unzione di Gesù da parte di Maria Maddalena (che avviene, secondo le Scritture, il mercoledì della Settimana Santa), che troviamo nelle letture di oggi. Entrambi gli eventi, anche se apparentemente distinti, rivelano profonde verità su Gesù e sulla nostra vocazione di seguaci, per cui rifletteremo con gioia sul modo in cui si uniscono per offrirci un messaggio di speranza e di rinnovamento.

Nella prima lettura, tratta dal profeta Isaia, ci viene presentata la figura del servo scelto da Dio. Questo servo, unto con lo Spirito, porterà la giustizia, aprendo gli occhi dei ciechi e liberando i prigionieri. Questa descrizione si allinea perfettamente con il cuore della missione di Gesù. Pulendo il tempio, Gesù agisce come quel servo, recuperando lo spazio sacro per la preghiera e il culto in onore di Dio. Affronta la corruzione che si sta verificando nel luogo più sacro del giudaismo, rovesciando i tavoli e scacciando i mercanti che vendono le loro merci. Con giusta rabbia, Gesù ci ricorda che il tempio è una casa di preghiera, un luogo destinato alla comunione con Dio.
Ora, contrapponiamo questa azione potente al momento intimo e tenero in cui Maria unge Gesù con un costoso olio profumato. Sì, secondo i racconti del Vangelo, Maria unse Gesù due giorni prima del Venerdì Santo. Pienamente consapevole delle imminenti prove che Gesù dovrà affrontare, risponde con amore e devozione. Quando gli unge i piedi e li asciuga con i suoi capelli, dimostra un atto di umiltà radicale, arrendendosi davanti al suo Signore, riconoscendo che non è solo il Messia ma anche il preannunciato servo di Dio. Maria, nelle sue azioni, incarna l'essenza dell'adorazione e del riconoscimento della vera identità di Cristo.
Qui si trova un bellissimo parallelo: la purificazione del tempio serve contemporaneamente come potente metafora di come Gesù desidera purificare ciascuno di noi - Maria è un modello di discepolo in un processo di conversione in evoluzione. Ogni evento rivela un invito per noi. Gesù, con il suo amore feroce per la casa di Dio, ci ricorda che la nostra fede deve essere vissuta con integrità e purezza. Nella nostra vita quotidiana, siamo chiamati a purificare i nostri cuori e i nostri templi, eliminando le distrazioni, il materialismo e tutti i comportamenti che ci allontanano da Dio.
Allo stesso tempo, è come se Maria ci chiamasse a un riconoscimento più profondo di Gesù nella nostra vita. Il suo atto di adorazione ci spinge a considerare il modo in cui onoriamo Cristo: attraverso le nostre azioni, le nostre parole e la nostra stessa vita? Siamo disposti a portare a Lui il nostro meglio, anche quando ciò richiede vulnerabilità e sacrificio?
Che la grazia dello Spirito Santo ci dia il potere, durante questi giorni santi, di purificare ciò che ha bisogno di essere purificato e di ungere Gesù con il nostro amore e la nostra devozione, in modo da poter condividere la sua missione di giustizia e guarigione per tutte le nazioni. Ricordiamo che c'è un'altra Maria, che ci è stata donata come Madre. La madre di Gesù, che è stata al suo fianco durante questa settimana cruciale per l'umanità, è al nostro fianco anche adesso, cosa che ha voluto condividere con noi in uno dei suoi doni di addio a tutti i suoi discepoli. Ha offerto la sua stessa vita e ci ha offerto la sua stessa madre. Chiediamole di proteggerci e di pregare continuamente per noi, per le nostre famiglie e per il mondo che ci circonda, così disperatamente bisognoso del Salvatore che solo può portare pace e risanamento duraturi. Amen.
Add comment
Comments