Cari fratelli e sorelle, che il Signore Gesù vi dia la sua pace oggi, mentre ci riuniamo in questo lunedì di fede della Quaresima, le nostre letture parlano dei temi profondi della giustizia, della verità e della luce che guida il nostro cammino. La storia di Susanna, rivelata nel Libro di Daniele, e il Vangelo di Giovanni, dove Gesù si proclama luce del mondo, ci ricordano che anche nei momenti più bui Dio è presente, rafforzandoci e chiamandoci all'integrità, alla fede e al coraggio di sostenere ciò che è giusto.

Nella prima lettura, Susanna affronta una crisi ingiusta. Accusata dagli stessi capi che avrebbero dovuto sostenere la legge, si ritrova sola, in bilico tra la sua innocenza e il loro intento malevolo. La sua richiesta a Dio è di disperazione, ma anche di fede incrollabile: “Tu conosci ciò che è nascosto e sei a conoscenza di tutte le cose prima che si realizzino”. Confida che il Signore veda la sua sofferenza e sia consapevole della verità che si cela sotto il dramma ingannevole che si sta svolgendo.
Quello a cui assistiamo non è solo una lotta per la vita di Susanna, ma un confronto con la natura stessa della giustizia. Daniele, guidato dallo Spirito Santo, entra in scena non come giudice, ma come faro di giustizia. Chiede un esame equo e mette in discussione il fondamento stesso delle affermazioni degli anziani. Smaschera il loro inganno e ribalta le sorti del giudizio. In quei momenti, vediamo una profonda verità: l'integrità e la verità non possono rimanere nascoste per sempre. La giustizia di Dio verrà alla luce, spesso attraverso mezzi inaspettati, come vediamo nelle grida innocenti di un ragazzino.
Tornando al Vangelo, Gesù afferma con coraggio: “Io sono la luce del mondo”. In Lui troviamo non solo l'illuminazione per le nostre decisioni, ma anche un modello per la nostra vita. I farisei, che sono i leader della loro comunità, faticano a vedere la verità perché giudicano dalle apparenze. Non riescono a cogliere la profondità dell'identità di Cristo o il potere trasformativo del suo messaggio. La luce che Gesù offre è quella che rivela le verità nascoste dei nostri cuori e le realtà del nostro mondo.
Nel nostro viaggio attraverso la Quaresima, siamo chiamati a riflettere sui momenti in cui, come gli anziani, possiamo sopprimere lo Spirito Santo che è in noi e che illumina la nostra coscienza o se talvolta scegliamo la convenienza piuttosto che l'integrità. Viviamo in un mondo che spesso ammette la menzogna e manipola la verità per un tornaconto personale. Le tentazioni del nostro tempo ci spingono a chiudere un occhio sull'ingiustizia, a far tacere le grida degli innocenti, proprio come ha fatto Susanna. Tuttavia, ognuno di noi ha l'opportunità e la responsabilità di agire come Daniele, di parlare per la verità e di aggrapparsi alla luce che Gesù fa brillare sul nostro cammino.
Mentre attraversiamo questi giorni impegnativi di Quaresima, impegniamoci a essere cercatori di verità. Spesso ci troviamo in situazioni in cui la pressione aumenta per conformarci alle voci che ci circondano. Ma come Susanna, possiamo gridare a Dio, confidando nel fatto che Egli conosce i nostri cuori e sarà al nostro fianco. Nei nostri modi umili, siamo anche chiamati a essere strumenti della Sua luce, condividendo il Suo amore e la Sua giustizia in un mondo che ne ha disperatamente bisogno.
Anche la nostra Madre, Maria, era innocente di qualsiasi crimine e ha dovuto subire molte delle sue sofferenze in silenzio. Che interceda per noi affinché anche noi possiamo custodire e proteggere la nostra integrità di figli e figlie di Dio e i figli che Egli ha affidato alle sue cure. Nostra Signora, Regina della Giustizia, prega per noi che ricorriamo a te. Amen.
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