Cari fratelli, nel Vangelo che abbiamo appena ascoltato, è chiaro che l'autore sacro sta cercando di identificare chiaramente chi è Gesù. Vediamo una serie di cose: prima di tutto, egli ha potere particularmente potente sui demoni, a differenza di tutti i loro precedenti esorcisti. In secondo luogo, essi affermano che Gesù ha questo potere solo perché Satana glielo ha dato. Ma Gesù sottolinea la loro fallacia logica: Satana non vuole distruggere il proprio regno. Quindi, un'altra verità che vediamo in questo Vangelo è che Satana è a capo di un regno di tenebre ed è stato impegnato per tutti questi anni a cercare di sedurre gli esseri umani per farli appartenere a quel regno. Alcuni di noi esseri umani non solo li ha sedotti, ma li ha anche oppressi e posseduti.

Ora, essi affermano che Gesù è in realtà dalla parte del diavolo e lavora per lui. Quindi, prima Gesù spiega la loro fallacia logica e poi spiega come in qualche modo, nelle loro false affermazioni, abbiano peccato contro lo Spirito Santo, perche hanno detto che “ha un spirito impuro”. Diamo un'occhiata a questi due aspetti singolarmente e vediamo cosa possiamo applicare a noi stessi.
Innanzitutto Gesù dice che Satana non lavorerà mai contro se stesso, ma solo per rafforzare il suo regno. Sì, Satana esiste e ha un regno. E molti ci vanno perché non credono che sia così… e abbassano la guardia, il che porta a percepire il peccato come qualcosa di non grave, o almeno non così grave come dicono i Vangeli e la Chiesa. Il nostro primo avvertimento, quindi, è di non diventare compiacenti nei confronti del male. Già lottiamo contro le tentazioni del mondo e quelle che nascono dal nostro cuore, ma dobbiamo anche lottare contro le seduzioni e i trucchi del diavolo. Dobbiamo stare tutti in guardia, perché una cosa è certa: il nostro Signore cerca di rafforzarci nella nostra vocazione, ma Satana cerca di strapparcela per impedirci di essere efficaci nell'edificazione del regno di Dio. C'è il regno di Satana e c'è il regno di Dio.
Gesù prosegue dicendo: “Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega. Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa.” I Padri della Chiesa, come San Beda, lo spiegano in questo modo: L'uomo forte a cui Gesù si riferisce in questa metafora è Satana. La casa è il regno di Satana. La proprietà di Satana è la persona o le persone che possiede. Persone che possiede. Gesù è venuto a salvare queste persone dalla prigione del diavolo. Abbiamo sentito tante volte di psicopatici che rapiscono giovani donne e le tengono nascoste in cantina per anni. Gesù è colui che ci libera dal dominio del diavolo, ma prima ha dovuto vincere il diavolo, l'uomo forte in persona. In ogni esorcismo, Gesù ha indebolito la morsa di Satana sull'umanità e il suo regno oppressivo.
Nella prima lettura della lettera agli Ebrei, l'autore parla di Cristo come mediatore di una nuova alleanza, sottolineando che il sacrificio di Gesù è definitivo, a differenza dei sacrifici di un tempo. Perché? Perché non era solo un uomo che offriva la sua vita per noi, ma Dio stesso. Ed essendo tale, lo Spirito Santo abitava in lui, come il Padre. “Filippo, se vedi me, vedi il Padre”. Perciò, quando i suoi persecutori dissero che lo spirito che era in lui era malvagio, egli disse che questa bestemmia non sarebbe stata perdonata. In un contesto più ampio, la fonte del nostro pentimento è lo Spirito Santo che ci condanna del peccato. Se chiamiamo male colui che è tutto buono, rifiutiamo la grazia che egli pone nei nostri cuori per pentirci, e quindi il peccato imperdonabile diventa quel peccato per il quale non chiediamo mai perdono. Anche questo è il peccato contro lo Spirito Santo: rifiutare la sua azione purificatrice dentro di noi. E fratelli, non fraintendetemi, lo Spirito Santo cerca continuamente di purificare ognuno di noi, ma il grado di ricettività che abbiamo avuto finora varia da frate a frate. Un segno sicuro che un frate è oppresso e attaccato dal demonio è una continua frammentazione dentro di sé. Diaboline, la parola greca da cui deriva “diabolico”, significa dividere.
Mentre andiamo avanti in questa settimana, preghiamo per avere la grazia di smantellare le divisioni prima di tutto dentro di noi... di trovare la pace nella nostra anima per poter poi essere in pace con gli altri. Riconosciamo che il nostro Signore Gesù ha vinto il diavolo e, se gli restiamo fedeli, anche noi, con l'aiuto della Madonna, degli angeli, dei santi e di tutta la Chiesa, possiamo vincerlo e restare suoi figli prediletti nel suo regno, camminando nella luce e non nelle tenebre. Amen.
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